martedì 15 gennaio 2008

Una nenia (pubblicato un po' in ritardo)

Piove e come al solito ho dimenticato le chiavi di casa. Resto ad Andiamo. La sirena è suonata da un pezzo, le luci accese sono solo negli uffici, domani è giorno di paga per cui i contabili sono all’opera. Sono davanti allo studio dell’Alleluya Band e la voce di Koss profonda ed intensa è l’unica che sento, sta registrando e quindi prova e riprova una stessa strofa, è come una bellissima nenia d’altri tempi, non ne capisco tutte le parole, anzi non riesco a concentrarmi neppure per togliere quelle poche che potrei sapere. Eppure sento che è una canzone malinconica, ed entra dentro come un na nana nannaaaa che mi basta. Penso a casa… ed ecco mi ritrovo nel primo momento dei ricordi da quando sono qui. Lo riconosco. L’ho provato altre volte qui, è mia la malinconia che sento, non è nella canzone, è il pensare che è Natale e che un’altra volta tanti affetti e amori sono lontani. Ormai è il terzo Natale di fila. Penso ai visi famigliari, a cosa staranno facendo e cosa faranno nei prossimi giorni, tempo dedicato proprio a stare con chi si ama.
Mi ritrovo ospite famigliare in un paese che sempre più diventa casa, lavoro e vita. A Natale però il pensiero va’ lontano … ed è giusto che sia così.
Poi arriva Junior e con un bacchetto in mano mi chiede se disegniamo, così mi ritrovo a ridere con lui per una faccia davvero brutta che riesco a tracciare sulla terra. E tutto passa… Buon Natale a tutti, di cuore. Un augurio sincero che ci siano tanti Junior nel vostro Natale, che spazzano via la malinconia e di vuoti, e che regalino momenti di spensieratezza come quella faccina nella terra.
Baci